14/9/2004
A San Marino la selezione genetica?
"Trapianto di embrioni,ma non illegali"
Potrebbe diventare San Marino la nuova base "italiana" per la pratica delle tecniche di fecondazione in vitro con selezione genetica? Da una clinica fanno sapere che da ottobre nella piccola Repubblica del Titano sarà consentito concepire un figlio sano a quelle coppie portatrici di patologie genetiche come la talassemia o la distrofia muscolare. Poi, però, arriva il dietrofront "per evitare attriti con l'Italia (dove è vietato il test premimpianto)".
Grazie alla possibilità dell'esame genetico preimpianto, uomini e donne italiane avrebbero potuto lunghi e costosi viaggi in paesi stranieri come gli Stati Uniti, il Belgio, la Spagna o la Turchia, dove questa pratica scientifica è consentita. Nella clinica privata di San Marino, oltretutto, operano medici italiani guidati dal biologo molecolare Francesco Fiorentino del centro Genoma di Roma. Lo stesso che aveva eseguito la diagnosi preimpianto degli embrioni delle due gemelline che avevano salvato il fratello Luca, guarito dalla talassemia, grazie al trapianto di cellule staminali a Pavia. In Italia la legge numero 40 del 2004, invece, pone dei forti limiti, e non solo economici.
Ma il responsabile politico della Segreteria di Stato per la Sanità di San Marino, Massimo Roberto Rossini, precisa: "Affermo perentoriamente che il governo della Repubblica di San Marino non intende comunque istituire o favorire iniziative che possano creare tensioni o attriti con la Repubblica Italiana; che esso anzi opera con continuità per proseguire ed implementare le consuete e appropriate forme di reciproca collaborazione in campo sanitario".
Sino ad oggi - ha precisato - non sono state ancora effettuate nella Repubblica di San Marino pratiche di fecondazione assistita, anche se in Repubblica non esistono norme che la impediscano". Al momento, ha rilevato il responsabile per la Sanità, "nessun organismo istituzionale ha predisposto progetti o avviato studi in materia. Nella mia funzione di responsabile politico della Segreteria di Stato per la Sanità - ha aggiunto - ritengo che il problema sia di stretta attualità e di rilevante importanza; che vada valutato con la massima attenzione e prudenza, approfondendone gli aspetti sia sanitari che etici".
Il numeri dei malati di talassemia è molto alto, addirittura arriva a quota 7.500. Con un cittadino su otto portatore sano della beta talassemia (tra due coniugi portatori il rischio di avere un figlio malato è del 25%). Fino all'entrata in vigore della nuova legge erano state fatte 44 diagnosi preimpianto, adesso studiare la compatibilità in vista di un trapianto è vietato. E allora San Marino diventa l'isola della speranza.