ROMA - Diagnosi
dellovocita prima del concepimento. «Ecco come abbiamo trasformato una
tecnica di laboratorio in una vita umana». A parlare è Ermanno Greco,
direttore del centro di Medicina della riproduzione dellEuropean Hospital
di Roma dopo la nascita di una bambina utilizzando questa tecnica. Un
procedimento che evita la manipolazione dellembrione e, al tempo stesso
permette di evitare la trasmissione di una malattia genetica da madre a
figlio.
«Fino ad oggi - spiega Greco - il prelievo e lanalisi del
primo corpo polare avevano solamente evidenziato in vitro che questo
procedimento poteva essere sfruttato dal punto di vista diagnostico in
Italia, stante i divieti che derivano dalla legge 40. Effettuare una
tecnica di fecondazione Icsi su ovociti a cui è stato prelevato il corpo
polare, e ottenere embrioni vitali e sani, non solo per la malattia
genetica in questione, ma anche per il corretto patrimonio cromosomico è
stata tutta unaltra cosa».
Greco spiega che, infatti, «il prelievo del
corpo polare produce un notevole traumatismo biologico dellovocita, con
unimportante perdita delle sue capacità evolutive embrionarie che, per
uno studio in vitro, non è importante. Mentre, invece, è fondamentale per
ottenere una gravidanza clinica di un bambino sano». Il prelievo del primo
corpo polare, a differenza delle tecniche consentite in altri Paesi, deve
essere effettuato in Italia prima della fecondazione ovocitaria. «Risulta
evidente - spiega ancora Greco - che una sua inesatta esecuzione porta
inevitabilmente ad una alterazione della capacità di fecondazione
dellovocita. Per ottenere il successo abbiamo dovuto cambiare tutta la
tecnica di iniezione dello spermatozoo allinnterno dellovocita, per
evitargli un ulteriore traumatismo».
Fonte: Il messagero