|  Si chiama diagnosi genetica 
                              pre-concepimento, ed è una tecnica, utilizzata da 
                              una coppia di Rieti per mettere alla luce una 
                              bambina nata a  ottobre - che consente alle 
                              coppie portatrici di malattie genetiche o 
                              cromosomiche di concepire figli sani, in provetta, 
                              senza ricorrere alla selezione 
                              dell`embrione . La tecnica utilizzata  secondo 
                              quanto annunciato al congresso della Federazione 
                              italiana di ostetricia e ginecologia (Fiog) di 
                              Roma - è frutto di una ricerca dell'università La 
                              Sapienza e il Laboratorio Genoma di Roma.  Si chiama diagnosi genetica 
                              pre-concepimento, ed è una tecnica, utilizzata da 
                              una coppia di Rieti per mettere alla luce un bimbo 
                              nato a  ottobre - che consente alle coppie 
                              portatrici di malattie genetiche o 
                              cromosomiche  di concepire figli sani, in 
                              provetta, senza ricorrere alla selezione 
                              dell`embrione. La tecnica utilizzata  secondo 
                              quanto annunciato al congresso della Federazione 
                              italiana di ostetricia e ginecologia (Fiog) di 
                              Roma - è frutto di una ricerca dell'università La 
                              Sapienza e il Laboratorio Genoma di Roma.   Come riporta il sito del 
                              Corriere della Sera, la tecnica 
                              pre-concepimento, descritta nella rivista 
                              internazionale Prenatal Diagnosis, invece 
                              di prevedere l'analisi del Dna dell'embrione, opta 
                              per l'analisi di quello di una struttura 
                              dell'ovocita chiamata globulo polare, 
                              prodotto quando avviene l'ovulazione. Il globulo 
                              polare contiene una copia esatta del patrimonio 
                              genetico della donna e, di conseguenza, se la 
                              donna è portatrice di una malattia genetica, 
                              potrebbe anche contenere la mutazione all' origine 
                              della malattia. Incastrato fra nucleo e membrana 
                              dell'ovocita, viene naturalmente espulso nel 
                              processo di maturazione.    Nel caso della bambina nata a 
                              Rieti la selezione dell'ovocita sano ha evitato 
                              che le venisse trasmessa la mutazione genetica 
                              responsabile della malattia di 
                              Charcot-Marie-Tooth, una malattia ereditaria 
                              neurodegenerativa che progressivamente porta alla 
                              perdita del tono muscolare.    Con questa tecnica le coppie 
                              portatrice di malattie genetiche possono avere una 
                              speranza in più negata oggi, in Italia, da una 
                              legge sulla fecondazione artificiale vieta la 
                              selezione a fini eugenetici e cioè non consente di 
                              selezionare gli embrioni che dovessero 
                              risultare affetti da malattie genetiche.    Cè da dire che non tutti sono convinti della 
                              straordinarietà dellevento. Claudio 
                              Giorlandino, presidente della Società italiana 
                              di diagnosi prenatale e medicina materno fetale 
                              (Sidip), commentando l'annuncio, a Roma, della 
                              nascita del primo bebè concepito con questo 
                              metodo, ha detto che la diagnosi pre-concepimento 
                              "è una tecnica scientifica molto valida, che 
                              viene utilizzata già da tempo". Giorlandino 
                              sottolinea all'ADNKRONOS SALUTE che "ad esempio, 
                              già nel 2007 venne resa nota la nascita del 
                              primo bambino dopo l'uso della diagnosi 
                              pre-concepimento, anche detta analisi del globulo 
                              polare, in Svizzera. E i primi lavori sono stati 
                              pubblicati nel 2000". Pur non buon metodo per 
                              diagnosticare molte malattie genetiche legate al 
                              cromosoma X o di cui la madre e' portatrice".    
 
 
 Fonte: Agenzia Radicale
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