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Gemelli "su misura" per Luca, Sirchia nella bufera

IL MESSAGGERO giovedì 9 settembre 2004          

Gemelli "su misura" per Luca, Sirchia nella bufera

Fecondazione assistita e selezione degli embrioni:
"Il ministro si deve dimettere"

ROMA - Un ciclone quello che si è abbattuto sul ministro Sirchia ventiquattr'ore dopo la conferenza stampa che incensava il primo trapianto di cellule staminali potenziate su un bambino malato di talassemia. Con la violenza di una scarica elettrica, critiche e richieste di dimissioni sono state indirizzate al titolare della Salute per aver omesso che i gemellini sani e compatibili per il trapianto, erano nati con un intervento di procreazione assista e dopo una selezione di embrioni che l'attuale legge fortemente voluta da Sirchia, vieta. Radicali, Verdi e Ds accusano il ministro di aver mentito ai cittadini, di aver manipolato l'opinione pubblica. Dall'interno del governo il ministro Prestigiacomo ammette che "con la normativa vigente sulla fecondazione assistita quei gemellini sani non sarebbero mai nati e il loro fratellino sarebbe stato condannato a morte" e ribadisce la necessità di modificare la legge attuale evitando il muro contro muro del referendum.
Neanche la scienza risparmia Sirchia, se si escludono i medici del Centro di Pavia che hanno eseguito il trapianto. Persino monsignor Sgreccia, direttore dell'Istituto di bioetica dell'università Cattolica pur plaudendo ai risultati ottenuti con le staminali ombelicali non approva i due passaggi precedenti.
E Sirchia? Smentisce. Dice di "non essere stato informato del fatto che la gravidanza gemellare fosse stata generata da una pratica di fecondazione assistita con preselezione degli embrioni in quanto la coppia, come affermato dal Policlinico San Matteo di Pavia, aveva chiesto e ottenuto che la privacy non fosse violata".
Il caso scientifico. Quello che era successo dieci mesi fa lo ha rivelato Francesco Fiorentino, biologo molecolare, direttore del laboratorio Genoma di Roma che ha eseguito l'intervento di fecondazione assistita. Ha detto di aver spiegato ai genitori di Luca che la possibilità in natura di avere un feto sano e compatibile con il fratellino talassemico per un trapianto di cellule staminali era del 18 per cento. E quella di avere due gemelli con queste caratteristiche di appena il 3 per cento. All'epoca, l'estate del 2003, sia la fecondazione assistita che la diagnosi pre-impianto erano ammesse in Italia, ma la donna - di origine turca - scelse di andare in una clinica di Istanbul. "La selezione degli embrioni che abbiamo effettuato è stata decisiva. Non solo i due gemelli sono nati in buona salute e cioè senza talassemia. Ma, in aggiunta, siamo riusciti a fare guarire anche il fratello maggiore" ha aggiunto la dottoressa Kahraman, una ricercatrice di 47 anni, che lavora all'ospedale Memorial di Istanbul. Tra Pavia e l'ospedale di Milano dove sono state potenziate le cellule staminali, invece, si è svolta la seconda parte dell'intervento, quella che ha permesso la perfetta riuscita del trapianto e la completa guarigione di Luca. E proprio dal San Matteo arriva un comunicato in difesa dei risultati ottenuti: "La modalità di procreazione non ha avuto alcuna influenza sul risultato clinico e non si è pertanto ritenuto necessario portarlo a conoscenza delle Istituzioni e della stampa".
Il caso politico. Ma è proprio su questo che si è innescata la polemica, a partire dalle accuse del leader dei Radicali Capezzone al ministro Sirchia ("non si è fatto scrupolo di celare questo episodio, ingannando medici, malati e cittadini. E' ora che si dimetta") seguite da quelle del senatore diessino Lanfranco Turci che ha cercato di dimostrare le responsabilità del ministro. "Voci insistenti - ha dichiarato - dicono che Sirchia abbia suggerito che si tacesse alla stampa il fatto che i gemelli donatori erano nati grazie alla fecondazione assistita e alla selezione degli embroni sani. Inoltre, prima di diventare ministro, Sirchia è stato il fondatore e il direttore della struttura che ha curato l'intervento". Da qui, la richiesta di dimissioni, contrastata da Francesco Giro di Forza Italia e da Luca Volonté dell'Udc. Entrambi definiscono strumentali le polemiche e ribadiscono l'importanza del trapianto con cellule staminali adulte indipendentemente dalle modalità di procreazione.

Elena Castagni


Fonte: Il MESSAGGERO giovedì 9 settembre 2004