Carlo Casini presidente del Movimento per la vita interviene sulla notizia
della nascita della prima bambina nata dopo una diagnosi genetica
pre-impianto:
«Ancora una volta si dimostra che quando la scienza e la ricerca rispettano
i valori etici fondamentali, in particolare come nel caso in esame, la vita
e la dignità di tutti, figli concepiti e non ancora nati compresi, si
progredisce molto più rapidamente.
«La diagnosi pre-impianto per scoprire l’embrione sano è disposta ad
uccidere molti altri embrioni non solo malati ma anche sani; la diagnosi
pre-concepimento non distrugge nessun essere umano ed è in grado di
prevenire non poche malattie ereditarie. E’ evidente che senza la legge 40
ed il suo tentativo di trovare un punto di equilibrio tra i desideri degli
adulti di avere un figlio ed il riconoscimento del diritto alla vita del
concepito le nuove tecniche applicative non ci sarebbero state. La ricerca»
conclude Casini «si sarebbe “seduta” senza cercare strade nuove e più
rispettose dell’uomo»
Fonte: Movimento per la Vita