A Rieti è nata una bimba sana da genitori portatori di
malattie genetiche, tramite una tecnica particolare di procreazione assistita
che mette daccordo scienza ed etica cattolica. Dottor Fiorentino ci spiega
leccezionalità della scoperta?
A differenza di altre tecniche di diagnosi preimpianto,
noi non manipoliamo lembrione. Effettuiamo la selezione genetica sul gamete
prima della fecondazione e quindi non produciamo embrioni malati che poi devono
essere eliminati. La selezione è fatta a monte: viene fertilizzato solo il
gamete che risulta sano allanalisi genetica. Quindi solo quello che non è
portatore di malattie. Fecondando un ovulo sano, si avrà un embrione sano.
Avete proceduto in questo senso obbligati dalla legge
italiana?
Più che obbligati, spinti. Abbiamo sviluppato questa
tecnica spinti dal dovere di seguire una legge dello Stato.
La legge italiana non permette lanalisi nemmeno nelle 18
ore successive alla fecondazione e precedenti lo sviluppo dellembrione?
No. Altri paesi hanno leggi meno restrittive, come la
Germania. Lì si può eseguire lanalisi genetica sul gamete dopo la fecondazione.
Lembrione viene prodotto e se risulta malato, viene eliminato prima delle 18
ore necessarie alla singamia. In pratica, evitano meccanicamente che il dna
dello spermatozoo e il dna dellovocita si uniscano costituendo il nuovo
embrione. Noi invece interveniamo analizzando lovocita prima della
fertilizzazione. Una procedura meno ipocrita.
Sembra luovo di Colombo...
Ma non è stato facile come dirlo. La difficoltà è stata
proprio trovare una tecnica molto rapida che permettesse lanalisi dellovocita
e la fecondazione prima che lovocita degeneri. Lovocita dopo sei ore perde le
capacità di essere fecondato. Siamo riusciti a fare tutto in quattro.
Questa analisi non danneggia lovulo?
Con la diagnosi preimpianto bisogna esportare una cellula
embrionale, dunque in qualche modo si impatta sulla vitalità dellembrione e
sulle sue possibilità di impianto. Con la nostra tecnica invece, non manipolando
lembrione, non si intacca la sua vitalità, né si diminuiscono le possibilità di
impianto. Infatti intervenendo sullovocita, si asporta il primo globulo polare
che è un prodotto di scarto dellovocita. Dunque non asporta nessun materiale
necessario alla cellula e non si impatta sulla sua vitalità.
Non tutti gli ovociti trasportano lo stesso bagaglio
genetico?
Se una donna è portatrice per esempio di talassemia, lei
produrrà il 50% degli ovociti con la mutazione che determina che lei sia
portatrice di talassemia e il 50% di ovociti sani. Con lanalisi selezioniamo
quel 50% di ovociti che non presenta la mutazione genetica e di conseguenza
formiamo embrioni sani. E scartiamo gli ovociti con la mutazione genetica.
La bambina nata sana che cosa rischiava?
Una malattia neurologica grave, il sarcoma di Tooth.
Questa analisi può prevenire anche la sindrome di down?
Sì, anche se la sindrome di down non è una malattia
genetica tout court, ma emerge a causa di errori
genetici dovuti alletà avanzata della donna. Più avanza letà della donna e più
possibilità ci sono che la donna produca ovociti con anomalie genetiche.
Quante altre gravidanze sono in corso con questa
tecnica?
Ora ci sono altre due gravidanze in corso. Tra cinque mesi
andranno a termine.
È conclusa la sperimentazione?
Sì ma avevamo già fatto diversi test preclinici prima di
applicarla, quindi la fase di sperimentazione è già conclusa in precedenza. Però
è ovvio che la si possa considerare ancora sperimentale, perché rispetto alla
diagnosi preimpianto in cui ci sono migliaia di casi in tutto il mondo, con
questo metodo abbiamo una casistica limitata.
Quindi potrebbe non garantire la certezza?
No quello no, semplicemente avere una casistica maggiore
ci permetterà di avere più certezze sulle potenzialità e sullefficacia della
procedura.
Avete avuto riscontro da parte dei comitati di
bioetica?
No perché non ci sono problemi etici in questa metodica,
quindi non vediamo perché se ne debbano interessare.
Da chi è stata finanziata la ricerca?
Da fondi privati ed è stata sviluppata dai ricercatori del
laboratorio Genoma in collaborazione con lUniversità la Sapienza di Roma.
Perché avete scelto una clinica privata?
Abbiamo ottimizzato la tecnica con luniversità, poi
labbiamo applicata clinicamente in collaborazione con una clinica privata
(lEuropean Hospital) perché luniversità non ha una struttura clinica adeguata
per supportare questa applicazione. Giovanna
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