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                | Giovanni Andrea 
                  Coppola |  | 
      La gravidanza segue la sua 
      fisiologica evoluzione ed è alla 12 settimana. La villocentesi ha 
      dimostrato che il feto è sano: è una femminuccia e nascerà ad Agosto. Ecco 
      il racconto della madre
“La mia è una storia travagliata. Nel 
      2002 ho scoperto di essere portatrice della Sindrome di 
      Charcot-Marie-Tooth ed avevo altissime possibilità di mettere al mondo un 
      bambino malato. Quando sono rimasta incinta la prima volta il feto è 
      risultato essere malato e così ho deciso con grande sofferenza di 
      abortire. Ho contattato quindi un centro italiano dove all’epoca era 
      possibile eseguire la Diagnosi Pre-Impianto e attraverso questa tecnica, 
      nel 2003, ho potuto mettere al mondo una bambina sana, che ora ha 5 anni 
      ed è tutta la mia vita. 
      
 
      
Ma quando mia figlia mi 
      ha chiesto perché non poteva avere un fratellino, per me è stato umiliante 
      e mi sono vergognata di essere italiana. Nel frattempo infatti era stata 
      emanata la Legge 40, che vieta la Diagnosi Genetica Pre-Impianto. Una 
      legge che è stata scritta senza ascoltare né i medici né i pazienti. Ma io 
      volevo dare un fratellino a mia figlia e così con mio marito siamo andati 
      ad Istanbul, e là ho visto che donne con il burka possono scegliere di 
      avere un figlio sano, mentre noi italiane con minigonna e tacchi a spillo 
      non possiamo scegliere la salute per i nostri figli. 
      
 
      
Non sto parlando di 
      scegliere un bambino intelligente, biondo e con gli occhi azzuri, ma parlo 
      di un bambino sano. Ad Istanbul purtroppo non è andata bene perché gli 
      embrioni prodotti non erano di buona qualità e nel frattempo l’infertilità 
      di mio marito era peggiorata. A quel punto ero disperata e avevo capito 
      che non avrei mai potuto dare un fratellino a mia figlia. Ma a settembre 
      del 2007 ho avuto la notizia che mi ha riportato il sorriso: mi è stato 
      proposto di tentare la tecnica della diagnosi pre-concezionale e ho 
      accettato con entusiasmo. Il 27 febbraio scorso ho fatto l’amniocentesi: è 
      una bambina ed è completamente sana e con mio marito, che mi è stato 
      sempre vicino, sono orgogliosa che sia frutto di una tecnica tutta 
      italiana.”