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Rieti, nata la prima bimba con la diagnosi pre-concepimento

Le polemiche si sprecheranno, ma intanto a Rieti è stata data alla luce una bimba sana, nata utilizzando la tecnica della procreazione assistita con una rivoluzionaria diagnosi pre-concepimento. Il tutto ha permesso di evitare le indagini sull'embrione. E così è stato possibile dare la certezza ai genitori che la bimba sarebbe stata sana (con una percentuale del 99,9 per cento).


E' la prima volta che succede in Italia,e la speranza è che non sia l'ultima almeno per frenare un po'  la cosiddetta "fuga di pancioni" all'estero, dove le leggi sulla maternità sono meno severe. Cos'è dunque questa diagnosi genetica pre-concepimento? Si tratta di una tecnica che consente ai genitori a rischio trasmissione malattie genetiche ai figli di poter fare in modo di essere sicuri che il loro erede non nasca malato.


Evitando quello che era uno dei problemi principali posti dalla legge 40, vale a dire le selezione dell'embrione. Tutto ciò è possibile grazie allo studio dell'ovocita prima che sia fecondato dallo spermatozoo. E così le mamme portatrici di malattie genetiche ereditarie come talassemia, fibrosi cistica e distrofia muscolare, o quelle che decidono di avere un figlio quando sono già in avanti con gli anni ( con il pericolo che il figlio nasca con la sindrome di down) riducono allo 0,01 per cento il rischio. E così sempre meno coppie saranno costrette a recarsi in Spagna, dove la selezione dell'embrione è possibile.


Fonte: Bari mia