[ Scontro infinito ]
Ancora una volta la legge sulla fecondazione assistita
è tornata alla ribalta delle prime pagine di tutti i quotidiani italiani
con una serie di episodi negativi.Tra questi lo scambio delle fiale
contenenti liquido seminale a Torino, due gemellini dalla pelle scura sono
nati a Modena nella clinica del professor Volpe, mentre la donna si
aspettava di dare alla luce bimbi del coniuge legittimo, con fecondazione
omologa. Ma non basta: all’ospedale di Pavia la presentazione della
iniziativa di “coltivazione” con il conseguente aumento delle cellule
staminali, le cosiddette cellule madri, in laboratorio, ha permesso di
apprendere che i due gemellini, i quali avevano fornito il sangue
contenuto nel loro cordoni ombelicali per una terapia d'avanguardia per
salvare la vita al loro fratellino, erano nati con le tecniche della
fecondazione assistita, vietata in Italia, con una legge patrocinata dal
Ministro Sirchia.
Il nocciolo del problema venuto alla luce con il caso
del trapianto del sangue contenuto nel cordone ombelicale di due gemelli,
concepiti in Turchia dal dottor Fiorentino, con una tecnica proibita dalla
legge italiana attuale, era già stato messo in risalto con grande
evidenza dall’appello scritto da personalità come Rita Levi Montalcini,
Maurizio Mori, Tullia Zevi, Carlo Flamigni ed altri, alla vigilia della
contestata approvazione del provvedimento sulla fecondazione assistita.
Limiti della ricerca
Secondo gli studiosi, la legge rischiava di imporre
divieti e forti limitazioni alla ricerca scientifica. Nel caso specifico
la normativa approvata stabilisce chiaramente il divieto della diagnosi
prima dell’impianto degli embrioni e conseguentemente della loro scelta.
Il ginecologo del laboratorio turco non avrebbe dovuto, di conseguenza,
selezionare solo embrioni sani ( nel caso specifico non portatori della
talassemia che aveva colpito il loro fratellino) ma avrebbe dovuto essere
vincolato al rispetto rigoroso della norma che prevede il reinserimento in
utero di tutti gli embrioni formati e non solo di quelli integri.
Scienza ed etica
Di fatto poi la legge conferma l’obbligo a non
congelare gli embrioni, contingentando anche la loro produzione, limitata
soltanto a tre. Tutti e tre gli embrioni nati con qualsiasi tecnica devono
essere impiantati, anche se affetti da malformazioni gravissime. Non è
possibile, infatti, recedere da questa scelta. Questa interdizione secondo
gli scienziati che hanno firmato l’appello è “stupefacente dal punto
di vista scientifico e ripugnante dal punto di vista morale” perché
incide sulla salute e sul benessere dei bambini che possono nascere per
mezzo della fecondazione assistita. Alcune delle restrizioni poste della
legge, sempre secondo i ricercatori, renderebbero, di fatto, le donne che
si rivolgono alla fecondazione assistita, cittadine di seconda classe.
Secondo l’appello degli intellettuali la libertà riproduttiva è un
valore definitivamente consolidato dalla crescita civile di un'Italia che,
anche grazie ai referendum sul divorzio e sull'aborto, ha raggiunto nuova
maturità. Ma non sono solo questi i motivi di polemica: dobbiamo
aggiungere anche il divieto di inseminazione con un seme diverso da quello
del marito, le coppie di fatto, la clonazione e l’obiezione di
coscienza. Su questi punti cardine si è creato il muro contro muro tra
cattolici e laici, spaccati anche all'interno dei loro schieramenti. Il no
alla fecondazione eterologa vuol dire che per mettere al mondo un bambino
la coppia non potrà più ricorrere al seme o all'ovocita di un individuo
al di fuori della coppia. La conseguenza è stata anche la chiusura delle
famose "banche del seme" le quali non hanno più ragione di
esistere le dal momento che non è possibile utilizzare il liquido
seminale di un individuo diverso dal coniuge o dal convivente della donna
con non si tratta di un atteggiamento fortemente punitivo nei confronti
della coppia, che sembra animato da una forte tensione moralistica e non
da oggettive preoccupazioni di carattere scientifico.
Quello che impone la nuova legge
Sterilità e infertilità accertate
La legge sulla fecondazione assistita è diventata
oggetto di violentissimi scontri politici ed ideologici dopo la sua
approvazione da parte del Parlamento. Gli argomenti che originano il
durissimo dibattito sono il divieto d’inseminazione eterologa, il futuro
degli embrioni, le coppie di fatto, la clonazione e l’obiezione di
coscienza.
Questi invece sono punti principali della legge sulla procreazione
medicalmente assistita. L’accesso alle tecniche di procreazione
assistita: sarà consentito solo se non si potranno eliminare le cause che
impediscono la procreazione. Sterilità e infertilità dovranno essere
documentate e certificate dal medico. Potranno ricorrere alle tecniche di
procreazione: le coppie formate da persone maggiorenni di sesso diverso,
sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile ed entrambe viventi.
No, insomma, ai single, ai gay, alle "mamme-nonne" e alla
fecondazione post mortem. Fecondazione omologa: è possibile creare un
embrione solo se seme e ovulo provengono dalla coppia che si rivolge alle
tecniche di fecondazione assistita. Vietata l'eterologa che prevede un
donatore esterno. Diritti del concepito: scomparso il diritto al nascere
del concepito, il ricorso alla procreazione assistita è consentito
solamente se vengono assicurati i diritti di tutti i soggetti coinvolti,
compreso il concepito.
No alla clonazione e al congelamento degli embrioni:
vietata la clonazione. Pene da dieci a venti anni, multa fino ad un
milione di euro e interdizione perpetua dalla professione di medico. Non
si potranno produrre più embrioni di quelli strettamente necessari ad un
unico e contemporaneo impianto e in ogni modo non più di tre. Se non
potranno essere trasferiti nell'utero per ragioni di salute potranno
essere congelati. Vietato anche qualsiasi tipo di sperimentazione su
embrioni umani salvo i casi di necessità terapeutica e diagnostica.
Strutture autorizzate: gli interventi di procreazione potranno essere
eseguiti solo in strutture pubbliche o private autorizzate dalle regioni e
iscritte in un apposito registro che verrà istituito presso l'Istituto
superiore di sanità. I centri dovranno rispondere a requisiti che saranno
determinati con apposito Dpr.
Sanzioni: il medico che pratica la fecondazione
eterologa sarà punito con una multa da 300 mila a 600 mila euro e con una
sospensione dall'albo professionale da uno a tre anni; nessuna punizione
per la coppia che vi ha fatto ricorso. Perseguiti anche i medici che
compiono fecondazione assistita su single o coppie gay: multe da 200 a 400
mila euro. Sanzioni da 100 a 400 euro per chi pratica tecniche di
procreazione assistita fuori dalle strutture autorizzate. Chi traffica in
embrioni o gameti e affitta l'utero rischia una reclusione da 2 a 24 mesi
e multe da 600 mila euro.
Embrioni congelati: con questa legge sparisce l'adottabilità degli
embrioni e toccherà al governo stabilire modalità e termini di
conservazione dei circa 30 mila embrioni conservati nelle strutture.
Stato giuridico dei figli: i bambini nati con la fecondazione assistita
hanno lo stato di figli legittimi o di riconosciuti dalla coppia. Consenso
informato: la coppia dovrà essere costantemente e con cura tenuta
informata sulle tecniche e sulle varie fasi dell'applicazione della
fecondazione assistita per una scelta consapevole.
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