MILANO - Le cellule staminali del sangue
placentare di due gemelli hanno guarito dalla talassemia
il fratellino di 5 anni. E' accaduto presso l'oncologia
pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia dove è
stato effettuato il trapianto, il primo al mondo con
queste caratteristiche.
"E' un risultato storico - ha commentato il
ministro della Salute, Girolamo Sirchia - perché apre
speranze anche per i malati adulti". Sirchia si
trovava oggi al policlinico di Milano, che attraverso la
sua "Cell Factory" ha contribuito
all'operazione.
La talassemia, o anemia mediterranea, è una malattia
ereditaria del sangue che impedisce al midollo osseo di
produrre emoglobina in quantità sufficiente. Chi ne è
affetto è costretto a trasfusioni periodiche (ogni
15-20 giorni) per sopperire alla mancanza di globuli
rossi. Il bambino operato a Pavia doveva indossare,
inoltre, un apparecchio elettronico che gli iniettava
sottopelle un farmaco salvavita. In seguito
all'intervento, effettuato il 12 agosto, ora può
considerarsi "completamente normale, perfettamente
guarito".
Il trapianto di Pavia è unico in quanto il piccolo
paziente ha ricevuto due unità di sangue placentare,
prelevate dal cordone ombelicale dei suoi fratellini,
due gemelli nati ad aprile. Una unità non è stata
trattata, mentre nell'altra, povera di cellule madri, le
staminali sono state amplificate in provetta.
"Questo ha permesso di valutare il contributo di
entrambi i tipi di staminali - ha spiegato Sirchia - e
di dimostrare che anche quelle espanse in laboratorio
funzionano bene. In futuro potremo quindi utilizzare
anche le sacche di sangue più povere e ottenere un
numero di cellule abbastanza grande da permettere il
trapianto anche negli adulti, oggi il vero
problema".
Le cellule staminali sono cellule, non specializzate.
Nelle fasi iniziali dello sviluppo umano, le cellule
staminali, situate nell'embrione, sono diverse da tutti
i tipi di cellule esistenti nell'organismo, e possono
originare vari tipi di cellule o tessuti diversi,
attraverso un processo denominato
"differenziamento". Il trapianto di questi
"mattoni" potrebbe aiutare a sconfiggere
malattie provocate dalla degenerazione di gruppi di
cellule, come il morbo di Parkinson o di Alzheimer.
Il successo dell'operazione riaccende le polemiche
sull'uso delle staminali ottenute dagli embrioni.
"Bisogna guardare ai fatti, non lasciarsi
trascinare da entusiasmi o impressioni. E i fatti dicono
che fino ad oggi gli unici risultati concreti sono stati
ottenuti dalle staminali adulte", ha aggiunto
Sirchia. "Per ora le cellule staminali embrionali,
di cui tanto e in ogni sede si discute, rappresentano
solo una speranza".
"Il ministro Sirchia non può e non deve
permettersi di offendere la maggioranza schiacciante
della comunità scientifica, liquidando le cellule
staminali embrionali", replica Daniele Capezzone,
segretario dei Radicali. "Oggi la maggioranza degli
studiosi è concorde nel dire che, se le staminali
adulte possono dare grandi risultati, quelle embrionali
potrebbero garantire esiti addirittura straordinari.
Come si permette, quindi, il Ministro di svillaneggiare
insieme medici, scienziati e ammalati?"
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