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Sulla legge va detta la verità

«Sulla legge va detta la verità»
Il biologo Fiorentino: altre coppie italiane vengono in Turchia LUCA FAZIO Il biologo molecolare

Francesco Fiorentino, direttore del laboratorio Genoma di Roma, da almeno un anno aveva sospeso l'attività di diagnosi preimpianto degli embrioni in Italia. Aveva preso questa decisione per evitare polemiche in attesa della nuova legge sulla fecondazione, attività che oggi è costretto a sospendere definitivamente poiché in Italia è vietato fare analisi genetiche dell'embrione prima che venga impiantato nell'utero. Infatti è a Istanbul, e non a Roma, che Fiorentino un anno fa ha effettuato la diagnosi preimpianto degli embrioni creati in provetta da cui sono nati i due gemellini che hanno donato le cellule staminali a Luca, il fratello malato di talassemia. Per questo Fiorentino, mentre la scienza italiana, ministro Sirchia in testa, l'altro giorno si spellava le mani per salutare il doppio trapianto di cellule staminali eseguito al san Matteo di Pavia, si è detto stupito per il fatto che tutti abbiano nascosto la questione fondamentale, e cioè che solo grazie a una tecnica vietata in Italia è stato possibile guarire il piccolo Luca. «In questo caso la scienza - spiega - ha permesso ai genitori di evitare la roulette russa che incombe, in natura, sui portatori sani di una malattia che vogliono un figlio. Ma anche a un bimbo talassemico di evitare continue trasfusioni e rischi gravi per la salute». Pur senza nominarlo, è al ministro della sanità che si rivolge il biologo molecolare quando sconfortato ammette che non si aspettava «che altri tacessero il ricorso a una tecnica simile». Tanto più, precisa, «che la coppia di origine turca ci è stata segnalata proprio dai medici del san Matteo di Pavia e a loro è stata reindirizzata dopo il successo della fecondazione assistita». E non sarà nemmeno l'ultima. «Abbiamo smesso di eseguire questi trattamenti in Italia prima dell'approvazione della legge - spiega - per evitare ogni eventuale problema alle coppie, ma il caso di Pavia non è l'unico che abbiamo seguito in Turchia: altri bebè su misura sono nati o sono in arrivo per salvare fratellini o sorelline malate». Nel laboratorio turco dove lavora Fiorentino ci sono state cinque gravidanze - tre bimbi già nati e gli altri due in arrivo - per curare altri bambini malati di betalassemia o altre malattie del sangue. Fiorentino sa a quali critiche può andare incontro ma non ha nessuna intenzione di passare per uno stregone. «Si tratta di figli fortemente voluti - spiega - non diciamo che in questo campo le regole non servono, ma che è sbagliato vietare a priori una tecnica simile». Secondo lo scienziato, non aver detto in un'occasione come questa come siano nati i gemellini di Istanbul «può trasformarsi in un boomerang». E' quello che sperano tutti coloro che chiedono le dimissioni di Sirchia e vogliono cancellare la legge sulla fecondazione assistita. Fonte: il manifesto - 08 Settembre 2004