Un bambino “su misura” salverà la
sorellina
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Un altro figlio “su misura” per poter
curare la sorellina malata di talassemia. Era questo
l’obiettivo di una coppia di Lecce che, non potendo utilizzare
la tecnica in Italia, perchè vietata, si è rivolta a un centro
di Istanbul, dove, attraverso la fecondazione assistita, è
stato concepito il primo "designer baby" italiano che, una
volta nato, diventerà donatore di cellule staminali per la
sorellina. La piccola nasce nel 92, apparentemente sana. Solo
durante la seconda gravidanza, la mamma scopre che la bambina
è malata del morbo di Cooley, cioè la talassemia.
Fortunatamente, nonostante i rischi, il fratellino che nasce è
invece perfettamente sano. Inizia così la lotta dei due
genitori per salvare la loro bimba. Ma nel marzo del 2004 la
legge sulla procreazione assistita sbarra ai due genitori ogni
possibilità. Così i due decidono di recarsi a Istanbul al
Memorial Hospital. Ora la donna è al secondo mese di
gravidanza: se tutto andrà bene, il cordone ombelicale del
neonato servirà per trarne cellule da trapiantare. Si tratta
del primo neonato "su misura" nel nostro Paese (altri casi si
sono verificati all’estero), selezionato con la diagnosi
pre-impianto. Sono stati, infatti, scelti tra gli embrioni
ottenuti in provetta quelli privi della talassemia e poi
sottoposti ad un’ulteriore cernita affinchè la mamma potesse
accogliere nel suo utero solo quelli che presentavano
compatibilità con l’altra figlia.
[Data pubblicazione:
16/04/2005]
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