Pharmacogenetics | |
ESR2 |
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Recettore Estrogenico 1 (ESR1) e 2 (ESR2): polimorfismi ESR1 PvuII
(IVS1-397 T/C) e ESR2 AluI (3’UTR
1730 A→G) Le due isoforme del recettore estrogenico (ER-beta e
ER-alpha) sono codificate da due geni diversi (ESR2 e ESR1) con
distribuzione tessuto specifica e hanno capacità diverse nel legare il ligando
(estrogeni ed antiestrogeni) e nell’attivazione della trascrizione dei geni
bersaglio. Nel gene ESR1
(6q25) sono stati descritti diversi polimorfismi, ma tutti gli studi di
associazione si focalizzano su uno di essi, localizzato a livello dell’introne
1 (riconosciuto da PvuII e chiamato P-p,
in base alla presenza o assenza del sito di restrizione). Il polimorfismo PvuII
è localizzato
nell’introne 1 del gene ESR1 e consiste in una variazione nucleotidica T/C in
posizione -397. Il nucleotide T viene anche definito allele
p, mentre il nucleotide C viene definito allele P. La combinazioni di questi alleli puo produrre i
genotipi pp (TT), Pp
(CT) e PP (CC). Il genotipo PP è associato ad una disfunzione recettoriale
con ridotta risposta agli estrogeni endogeni. Nel gene ESR2,
il polimorfismo studiato è localizzato nella regione 3’UTR del gene, a livello del nucleotide 1730 (1730 A→G), ed è riconosciuto dall’enzima di restrizione AluI.
Tale polimorfismo è anche conosciuto come *39
A→G. Alcuni
studi hanno suggerito che la variabilità dei gene del recettore estrogenico ha
un ruolo della qualità, nel numero e nello sviluppo dei follicoli ovarici.
Inoltre, recenti studi di associazione multilocus hanno dimostrato una
interazione genetica tra i geni FSHR, ESR1 and ESR2 in relazione ai risultati
della stimolazione ovarica. In particolare, un profilo trigenico in omozigosi (Ser680
FSHR/Pvu II p ESR1/1730 A→G ESR2) è stato associato con una ridotta
risposta alla stimolazione ovarica. Tale profilo multilocus è stato riscontrato
con elevata frequenza nei pazienti poor
responders, anche i stato di eterozigosi. Sarebbe quindi stata formulata
l’ipotesi che la risposta alla stimolazione ovarica mediante somministrazione
di FSH sia controllata dall’interazione di un set di geni, e non da un singolo
gene. Il suddetto modello poligenico potrebbe spiegare circa il 10-15% della
scarsa risposta alla superovulazione. |
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