Lecce, nato il bimbo per curare sorellina
Le sue staminali contro talassemia
E' nato a Lecce il primo bimbo concepito in
provetta per guarire la sorella talassemica con le cellule staminali del
suo cordone ombelicale. La selezione degli embrioni di Antonio è avvenuta
a Istanbul, mentre il trapianto delle cellule è in programma al San Matteo
di Pavia. Il concepimento è avvenuto in modo che il piccolo nascesse senza
ereditare l'alterazione genetica dei genitori, ma anche per fare da
donatore.
Ora le sue cellule staminali verranno moltiplicate in
coltura, prima di essere trapiantate alla sorellina. La selezione è stata
fatta in Turchia sotto la direzione scientifica del biologo molecolare
Francesco Fiorentino in quel Memorial Hospital dove si recano molte coppie
portatrici di malattie genetiche con figli che hanno ereditato lo stesso
difetto. Questa tecnica in Italia è vietata dalla legge e per tale motivo
l'unica salvezza è eseguirla all'estero.
Subito dopo il parto, il
cordone ombelicale di Antonio è stato prelevato, infilato in un
contenitore pieno di ghiaccio e portato a Pavia. Qui aspettava Marta, 12
anni, che per vivere poteva sperare solo in questo trapianto. Perché gli
altri due fratelli, non talassemici, non erano compatibili per una
donazione. "E' solo il primo caso - ha detto Fiorentino - sono in arrivo
altri sei bambini concepiti con diagnosi preimpianto ed esame della
compatibilità".